La storia dell’Isolabella inizia con Ferdinando I di Borbone che nel 1806 la donò al sindaco di Taormina Pancrazio Ciprioti, il quale la vendette successivamente nel 1890 a Florence Travelyan, che vi introdusse le prime essenze esotiche. Successivamente l’Isolabella passò alla famiglia Lo Turco che a sua volta la cedettero nel 1938 alla famiglia Bosurgi e nel 1963, per eredità, passò ai figli Emilio e Leone Bosurgi, noti imprenditori messinesi, i quali costruirono diverse unità abitative scavate nella roccia ed integrate perfettamente nella vegetazione.
Nel 1992 viene acquisita dalla Regione Siciliana ed entra nel demanio dell’Assessorato Beni Culturali, gestito dalla Soprintendenza di Messina.
Nel 1998 viene istituita la Riserva Naturale al fine di tutelare la flora e la fauna della baia.
Nel 2010 viene istituito il Parco Archeologico di Naxos che comprende, oltre l’Isolabella, anche il Teatro Antico di Taormina, il Museo di Giadini Naxos e di Francavilla.
L’unicità ambientale e paesaggistica è evidente osservando la villa ed i particolari che la caratterizzano; asperità delle rocce calcaree, una serie di stanze e belvederi sovrapposti collegati da scalinate interne ed esterne, volte e passaggi nascosti rivestiti con pietre, conferiscono all’isolabella un carattere unico ed affascinante per l’armonia complessiva del paesaggio.